C’era una volta un giovane cacciatore che era davvero un bravo ragazzo. Un giorno nel bosco incontrò una vecchietta che chiedeva la carità e le dette da bere e da mangiare.
- Caro cacciatore – gli disse la vecchina – sei stato buono con me ed io voglio farti un regalo per il tuo buon cuore.
La donna tirò fuori dalla sua borsa uno strano fiore e lo porse al giovane. Aveva centinaia di petali che sembravano gocce d’acqua di tutte le tonalità dei colori dell’arcobaleno e brillava come se avesse al suo interno un piccolo luminosissimo sole. Il ragazzo era veramente stupito e avrebbe voluto ringraziare la vecchietta, che però era sparita nel nulla. Così il giovane, molto pensieroso s’incamminò nel bosco. Faceva molto caldo ed aveva una gran sete.
- Ho tanto bisogno di bere! - pensò
Subito dal fiore si staccò un petalo che cadendo fece sgorgare dal terreno una sorgente d’acqua freschissima. Il cacciatore, meravigliato, bevve a sazietà e riprese il cammino, ormai consapevole del fatto che quel fiore aveva poteri magici immensi. Giunse, poi, in un luogo dove gli alberi erano tutti secchi: era tetro e senza vita, non si sentivano cantare gli uccelli, né ronzare gli insetti.
- Ma cosa è successo in questo posto? – si chiese il ragazzo.
Incredibilmente un albero cominciò a parlare.
- Questa era parte più rigogliosa del bosco – disse – ma un brutto giorno uno gnomo malvagio, invidioso di tanta bellezza, ha lanciato una maledizione, facendo seccare tutto. Solo un predestinato con un fiore magico potrà fa ritornare tutto come prima.
In quello stesso istante, da un buco del terreno, saltò fuori lo gnomo che aggredì il cacciatore. Il ragazzo non si perse d’animo e puntò il fiore contro lo gnomo: dalla corolla si sprigionò una luce abbagliante generata dal potere del piccolo sole. In un istante la malvagia creatura venne polverizzata e il bosco ritornò rigoglioso come prima. Da quel giorno il ragazzo smise di cacciare perché lo riteneva una cosa ripugnante e ignobile e divenne il re del bosco.
Istituto Comprensivo Borgoncini Duca SMS via Sacchetti – classe I H, insegnante Maria Luisi