Un giorno un uomo, mentre stava attraversando un bosco con il suo carro, vide in lontananza una grande montagna brulla e si fermò ad osservarla meravigliato. Ci fu una frana e dalla montagna si sentì una voce.
- Sono lo spirito dei boschi ed ho bisogno del tuo aiuto
L’uomo attratto da una forza irresistibile si avvicinò. Lo spirito aveva una maschera nera sulla faccia ed era vestito di rosso. Dalla maschera uscivano delle lacrime: era lo spirito che piangeva disperatamente. La voce spiegò all’uomo quello che era successo: questa montagna era la più bella del mondo, ma un giorno una strega si trasferì qui e mise tutti gli alberi in una grotta, lanciando un maleficio che solo un uomo destinato a farlo poteva sconfiggere.
- Cosa devo fare? – chiese l’uomo coraggiosamente
- Devi scalare la montagna perché la strega vive sulla cima e dovrai prenderle i semi magici che tiene nascosti in un’altissima torre dentro uno scrigno chiuso da duemila lucchetti.
Così l’uomo s’incamminò lungo un sentiero strettissimo e subito dovette per forza attraversare una gola dove cadevano in continuazione dei grossi massi. Lo spirito fece materializzare dal nulla uno zaino magico: dentro c’era un razzo. L’uomo ci montò a cavallo, partì velocemente e riuscì ad evitare tutti i massi. Più avanti c’era una bocca di un vulcano, con una corda tesa e l’uomo, per raggiungere la torre della strega, la doveva attraversare. Allora dallo zaino tirò fuori un triciclo magico con cui oltrepassò il vulcano, anche se più volte rischiò di cadere. Giunse così proprio sotto il castello. La porta era chiusa a chiave e così entrò dalla finestra, ma venne subito aggredito dalla strega che fece un incantesimo e gli lanciò dei raggi laser potentissimi. L’uomo però cerò nello zaino e trovò uno scudo magico con cui respinse i raggi che colpirono la strega, disintegrandola. Salì così nella torre, ma non sapeva proprio come aprire i lucchetti. Frugò ancora nello zaino e trovò un pugnale magico con cui riuscì ad aprire lo scrigno. Prese i semi e li portò allo spirito dei boschi che, commosso, gli diede un regalo. Lo spirito lanciò i semi sulla montagna che subito torno ad essere rigogliosa.
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