C’era una volta un giovane cacciatore che era davvero un bravo ragazzo. Un giorno nel bosco incontrò una vecchietta che chiedeva la carità e le dette da bere e da mangiare.

- Caro cacciatore – gli disse la vecchina – sei stato buono con me ed io voglio farti un regalo per il tuo buon cuore.

Sorridendo tirò fuori dalla sua borsa uno specchio molto strano. Era a forma di elefante, impolverato e molto rovinato: sembrava che stesse sul punto di spezzarsi. Il cacciatore, perplesso, lo prese solo per non ferire i sentimenti della vecchina, la ringraziò e se ne andò. Mentre attraversava il bosco, venne aggredito da un grosso orso ferocissimo che voleva azzannarlo. Il ragazzo provò a sparargli ma il fucile s’inceppò. Disperato, quasi senza rendersene conto, puntò lo specchio contro l’orso che immediatamente sparì nel nulla: quell’oggetto aveva dei poteri magici impressionanti. Verso mezzogiorno, il cacciatore giunse sulla riva di un fiume. Da un cespuglio uscì una principessa dagli abiti splendenti.

- Dammi il tuo specchio – gli disse – voglio ammirare la mia bellezza.

Quando però lui si rifiutò, la principessa si trasformò in una terribile strega.

- Lo specchio è mio – ringhiò – quella vecchina era una fata buona e me lo ha rubato per impedirmi di fare cose cattive.

Così dicendo, saltò addosso al povero ragazzo che si difese con tutte le sue forze. Alla fine lo specchio si ruppe in mille pezzi, che caddero nel fiume: era andato perduto per sempre. La strega allora volò via ululando di disperazione e il cacciatore tornò a casa un po’ triste perché gli sarebbe piaciuto avere quello specchio per tutta la vita.

III C Ist. Comprensivo Bravetta Plesso E. Loi insegnante Rita Giansanti