In una giornata di marzo, finalmente soleggiata, quando gli alunni della IV C entrarono in classe, rimasero a bocca aperta per lo stupore. I banchi erano scomparsi e al centro della stanza c’era un pacco gigantesco. Era rosso, con un grosso fiocco blu ed era alto almeno due metri. C’era un’etichetta che i ragazzi cercarono di leggere, ma era scritta in una lingua misteriosa. Tutti si fecero mille domande.
- Ma com’è grosso? Che cosa ci sarà dentro?
- Come ha fatto ad entrare in classe? Sarà uno scherzo?
- Bisogna decifrare quello che c’è scritto nell’etichetta!
- Facile! – disse la maestra, che nel frattempo era arrivata – È scritto in un antico dialetto assiro – babilonese. L’etichetta dice semplicemente “Apritemi, sono un regalo per voi.”
- Ci vorrebbe una motosega – disse uno.
Però a scuola non ce ne erano e così i ragazzi salendo uno sulle spalle dell’altro, arrivarono in cima al pacco e con le penne lacerarono la carta, aprendolo. All’interno c’era un piccolo cactus, che immediatamente cominciò a crescere. Gli alunni vennero afferrati dalle spine e trascinati verso l’alto. Il cactus cresceva a dismisura e in pochi minuti bucò il tetto della scuola. Tutti urlavano a squarciagola e non sapevano come fare. Fortunatamente il bidello si accorse di quello che stava accadendo ed affrontò eroicamente il cactus. Colpì la pianta magica con la scopa centinaia di volte con tutte le sue forze. Il cactus, che evidentemente ne aveva abbastanza, cominciò a rimpicciolirsi sempre di più finché sparì. I ragazzi decisero che da allora in poi avrebbero aperto i regali solo a Natale e il giorno del loro compleanno.
IV C I.C. Bravetta plesso E. Loi a.s. 2013 - 2014